L’edizione di
Time in Jazz 2014 si svolgerà
dall’8 al 16 agosto.
Edizione 2013Dall’
8 al 16 agosto ritorna, puntuale come ogni estate, il
Time in Jazz, il festival fondato nel 1988 e diretto dal trombettista
Paolo Fresu nel suo paese natale,
Berchidda , quest’anno al traguardo della
ventiseiesima edizione.
Un’edizione che, completato l’anno scorso il ciclo quadriennale dedicato ai quattro elementi naturali (aria, acqua, terra e fuoco), sceglie come titolo e tema caratterizzante
Il Quinto Elemento.
“Un tema apparentemente labile e misterioso che tocca religione e filosofia, medicina e psicologia ma anche chimica, astrologia e pensiero offrendoci spunti interessanti per divagare intorno al tema attraverso la musica e l’arte”, come spiega Fresu nelle sue note di presentazione.
L’impianto del festival time in jazz 2013 è quello consueto, e prevede ancora una volta una settimana con tanta musica (e non solo), da vivere in luoghi e contesti differenti.
Berchidda, naturalmente, resta il centro del circuito di concerti che quest’anno farà tappa in dodici centri diversi del
nord Sardegna:
Ardara,
Budoni,
Calangianus,
Chiaramonti,
Ittireddu,
Mores,
Ozieri,
Pattada,
Posada,
Telti,
Tula,
Tempio Pausania.
Un circuito che vedrà scendere
“in pista” musicisti internazionali del calibro di
Joshua Redman,
Django Bates,
Jaques Morelenbaum, il trio
Medeski Martin & Wood, il coro
A Filetta, gli italiani
Ludovico Einaudi,
Petrina,
Daniele Di Bonaventura,
Mauro Ottolini,
Tino Tracanna, i percussionisti del
Parco della Musica Contemporanea Ensemble, oltre ai sardi
Salvatore Maiore,
Francesca Corrias,
Peo Alfonsi, la
Funky Jazz Orchestra, la
Banda Musicale “Bernardo De Muro” di
Berchidda e lo stesso
Paolo Fresu.
A giochi conclusi, anche quest’anno, ed è il settimo consecutivo,
Time in Jazz passerà poi il testimone al suo “
prolungamento” nel Sassarese: il
17 e 18 agosto ritorna infatti la rassegna
Time in Sassari, che oltre al capoluogo turritano, andrà a far visita a
Cheremule,
Osilo,
Ploaghe e
Sorso.
Più di trenta concerti, vari appuntamenti collaterali, oltre al consueto apparato di mostre, performance ed eventi espositivi del
P.A.V., il
Progetto Arti Visive curato da
Giannella Demuro e
Antonello Fresu, l’altrettanto immancabile
rassegna di film e documentari curata dal regista
Gianfranco Cabiddu, e l’ormai abituale serie di iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale del programma
Green Jazz: così l’associazione culturale Time in Jazz allestisce ancora una volta un fitto cartellone, reso possibile grazie al contributo del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo), della
Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo), della
Fondazione Banco di Sardegna, del
Comune di Berchidda, dell’
Unione Europea, della
Comunità Montana del Monte Acuto e dei
Comuni di Ardara,
Budoni, Calangianus, Cheremule, Chiaramonti, Ittireddu, Mores, Osilo, Ozieri, Pattada, PloaghePosada, Sassari, Sorso, Telti, Tempio Pausania, Tula, con la partecipazione di
Ente Foreste della Sardegna,
Banco di Sardegna,
Corsica Ferries – Sardinia Ferries, Agenzia Laore Sardegna, Ichnusa, Geasar, Clarin Italia, Jazz Hotel, Secauto, associazione culturale Boghes de Cheremule, A.S.CU.N.A.S., Ente Musicale di Nuoro e I-Jazz.
Al via l’
8 agosto
Time in Jazz salpa le ancore con l’ormai abituale concerto a bordo di una nave della
Corsica Sardinia Ferries in viaggio dalla Penisola alla Sardegna.
Il compito di accompagnare la traversata del Tirreno
da Livorno (
partenza ore 13) alla volta del porto di
Golfo Aranci (
arrivo ore 19.45) spetta stavolta proprio a
Paolo Fresu con
Daniele Di Bonaventura: un sodalizio ben rodato quello del trombettista sardo e del bandoneonista marchigiano, già protagonisti, insieme alle voci corse del coro
A Filetta, della riuscita produzione “
Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco pubblicato due anni fa dalla ECM.
Ricomposto il cast proprio di quella felice esperienza, il primo appuntamento del festival sulla terra ferma è in programma l’indomani sera (
venerdì 9 agosto, ore 21.30) a
Chiaramonti, dove
Fresu,
Di Bonaventura e i sette cantori di
A Filetta sono attesi al
Castello Doria per una produzione originale nell’ambito di “
Sonata di Mare”: un progetto che ha come area di riferimento lo spazio marittimo fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria, e come obiettivo la creazione di un circuito transfrontaliero di festival, eventi e produzioni artistiche per la valorizzazione della musica tradizionale e contemporanea, e per la creazione di forme musicali innovative.
Per
Daniele Di Bonaventura, altro impegno, stavolta in solitudine,
sabato 10 mattina a
Calangianus (
Chiesa delle Grazie, ore 11).
Per il pubblico di
Time in Jazz, invece, altri suoni e suggestioni nel pomeriggio dalle
ore 18 a
Ozieri, con la
Funky Jazz Orchestra, la formazione berchiddese diretta da
Antonio Meloni, già applaudita lo scorso anno, in concerto alla Cattedrale dell’Immacolata.
In serata, dalle
ore 21.30, riflettori puntati su uno dei nomi di spicco di questa edizione del festival,
Ludovico Einaudi, in pianoforte solo ad
Ardara, nella
Basilica di Santa Maria del Regno.
Da
domenica 11 gli appuntamenti si intensificano. In mattinata, dalle ore 11, il festival fa tappa a
Ittireddu con il duo chitarristico di
Peo Alfonsi, uno dei nomi di spicco del
jazz in Sardegna, e
Roberto Taufic,
honduregno di nascita ma maturato in Brasile. Entrambi, con
Maria Vicentini alla viola, compaiono anche nei ranghi del quartetto di soli strumenti a corda guidato da un altro sardo trapiantato, come Alfonsi, al nord, il violoncellista e contrabbassista
Salvatore Maiore, al centro del concerto delle
ore 18 a
Pattada, nella
chiesa di San Giovanni.
In serata, infine, è il momento dei primi concerti in programma a
Berchidda. Doppio appuntamento al
Centro Laber (l’ex Caseificio trasformato in spazio per lo spettacolo). Apre
alle 21.30 Petrina, cantante, pianista, tastierista e compositrice capace di sintetizzare con classe visionaria un obliquo e sensuale cantautorato con le sperimentazioni del jazz-rock d’avanguardia e dell’elettronica. In trio con
Mirko Di Cataldo (chitarra, basso, tastiere e laptop) e
Niccolò Romanin (batteria e percussioni) presenterà a
Time in Jazz il suo nuovo album.
Il secondo set vedrà invece al centro della scena uno dei sassofonisti più esperti e accreditati del jazz “
made in Italy”,
Tino Tracanna, in quintetto con il trombonista
Mauro Ottolini,
Roberto Cecchetto alla chitarra elettrica,
Paolino Dalla Porta al contrabbasso e
Antonio Fusco alla batteria per presentare in concerto il repertorio del suo ultimo disco, “
Acrobats”.
Reduci dai rispettivi impegni della sera prima,
Tino Tracanna e
Roberto Cecchetto sono attesi in duo a
Posada la mattina del
12 agosto alle
ore 11, mentre
Petrina terrà banco nel pomeriggio a
Budoni (
Baia Sant’Anna, ore 18) con una performance di voce e piano solo.
Dal
12 agosto iniziano i concerti in
piazza del Popolo a
Berchidda
Alle
21.30 si accendono per la prima volta i riflettori sul palco principale di
Time in Jazz, nel vasto spazio allestito in
Piazza del Popolo.
Di scena
Ludovico Einaudi con i percussionisti del
PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble dell’
Auditorium di Roma (
Antonio Caggiano,
Fulvia Ricevuto,
Gianluca Ruggeri,
Antonino Errera ) e con
Robert Lippok ai live electronics per presentare “
The Elements”: un progetto commissionato al pianista e compositore torinese dalla rassegna “
Contemporanea” promossa dalla
Fondazione Musica per Roma, e dedicato ai quattro elementi “
filosofici” della creazione del mondo:
l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco.
Altri grandi protagonisti di questa edizione di
Time in Jazz sono attesi sul palco di
Piazza del Popolo nelle serate successive.
Doppio set il
13 agosto: apre alle
ore 21.30 Jaques Morelenbaum con il suo
Cello Samba Trio, la formazione con cui il violoncellista, compositore, arrangiatore e produttore brasiliano esplora, con il sapore intimista della musica da camera, lo stile musicale più emblematico della diversità culturale della sua terra: il samba appunto. Con
Morelenbaum due grandi talenti della musica popolare brasiliana: il chitarrista
Lula Galvão e il percussionista
Rafael Barata. Altro trio, altre sonorità e atmosfere nella seconda parte del concerto, quando sul palco saliranno
Medeski Martin & Wood, uno dei gruppi più popolari negli Stati Uniti nell’ambito del jazz e dei suoi immediati dintorni: maestri del
groove, a loro agio con il
jazz, il
funk, il
soul e il
jazz-rock anni settanta,
John Medeski (pianoforte, organo, tastiere),
Billy Martin (batteria) e
Chris Wood (basso) sono considerati come il gruppo simbolo del nuovo
jazz elettrico, una fra le più imprevedibili e anarchiche formazioni dell’era post-fusion.
Set unico la sera del
14 agosto: protagonista uno dei jazzisti più famosi e carismatici che sono emersi negli anni ’90, il sassofonista californiano
Joshua Redman, classe 1969, figlio d’arte (il padre era il grande
Dewey Redman), arriverà a
Berchidda con il rodatissimo quartetto che ha formato nel 1998 con il pianista
Aaron Goldberg, il bassista
Reuben Rogers e il batterista
Gregory Hutchinson.
La serata di
Ferragosto a
Time in Jazz per tradizione è in due distinte parti.
La prima, dalle
ore 21.30, con ingresso a pagamento, quest’anno vede sul palco il
Django Bates Belovèd, ovvero il pianista e compositore inglese
Django Bates con il contrabbassista svedese
Petter Eldh e il batterista danese
Peter Bruun, alle prese con le musiche di
Charlie Parker e dello stesso
Bates già proposte nel loro ultimo album, “
Confirmation“.
Poi fiato alle trombe nella seconda parte della serata, ad ingresso gratuito, con la piazza sgomberata da sedie e transenne per l’immancabile festa finale che stavolta si affida alla
Funky Jazz Orchestra e ai
Sousaphonix del trombonista
Mauro Ottolini, vincitore del referendum
Top Jazz della rivista
Musica Jazz come miglior musicista del 2012.
Altri concerti
Come sempre, il pubblico di
Time in Jazz ritroverà alcuni dei musicisti applauditi in piazza del Popolo al centro dei concerti “
extra moenia” del festival.
Il
13 agosto, alle ore 11,00 le percussioni del
PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble a
Tempio Pausania alla
Fonte Nuova e alle 18,00
Joshua Redman in duo col pianista
Aaron Goldberg a
Telti nella Chiesa di San Bachisio per una produzione originale.
14 agosto ore 11,00 i piano solo di
Django Bates a
Mores nella Chiesa di Santa Lucia, mentre alle
18,00 John Medeski sarà al
Parco eolico “Sa Turrina manna” nei pressi di
Tula. Verso la mezzanotte, a
Berchidda suona la banda del paese, la
Bernardo De Muro, diretta da
Luciano Demuru, in
piazza Funtana Inzas.
Il
13, 14 e
15, verso l’
una di notte, al
Centro Laber partono invece i dopo-concerto con i gruppi selezionati attraverso l’apposito concorso “
Time Out”, quest’anno alla sua terza edizione.
Per tradizione, il giorno di
Ferragosto il festival pianta le tende intorno alla
Chiesa di San Michele, nella campagna vicino a
Berchidda, dove il pubblico può apprezzare i piatti tipici della cucina locale in un pranzo berchiddese preparato ad hoc.
La mattina, alle
ore 11, una prelibatezza tutta musicale, con l’inedito duo di
Jaques Morelenbaum e
Paolo Fresu, altra produzione originale targata
Time in Jazz.
Poi, nel pomeriggio, dopo un breve spostamento per raggiungere la vicina
Chiesa di Santa Caterina, spazio a una delle forme tipiche della musica tradizione sarda, la gara di canto a chitarra: protagonisti
Franco Denanni e
Daniele Giallara con
Pietro Nieddu alla chitarra.
Green Jazz con il ciclo dedicato ai quattro elementi primari (
Acqua, Aria, Terra, Fuoco) che ha caratterizzato le scorse edizioni,
Time in Jazz ha consolidato il suo impegno a favore dell’ambiente attraverso
Green Jazz, un progetto di sensibilizzazione che dà voce ai temi del risparmio energetico, dell’uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento delle emissioni di CO2, mirando in particolare a ridurre l’impatto del festival sul territorio.
Lo sviluppo di una coscienza ambientale nell’ambito di
Time in Jazz nasce da originali progetti come i concerti nei boschi del
Limbara e nelle chiesette campestri, che hanno stimolato una maggiore consapevolezza sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, portando, anche grazie al supporto di partner e sponsor locali, alla realizzazione di iniziative volte a tutelare un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.
Green Jazz sarà presente anche in questa edizione del festival dedicata al “
Quinto Elemento” con stand, videoproiezioni, campagne di sensibilizzazione ambientale.
Tra le iniziative concrete, spiccano quelle che incentivano il pubblico a ridurre l’uso delle auto durante i giorni del festival, e dunque le emissioni inquinanti di CO2:
Musica a pedali, con cui vengono messe a disposizione del pubblico delle biciclette per spostarsi da un concerto all’altro, sia in paese, sia nelle vicine chiese campestri, e
Motori a strappo, un progetto di
car-sharing rivolto al pubblico per raggiungere i diversi luoghi dei concerti. In partnership con il Comune di Berchidda proseguono poi le iniziative per la riduzione dei rifiuti, come la raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica nelleisole ecologiche di
Green Jazz, e
Acqua dalla rete, progetto che mira a ridurre lo spreco d’acqua e la produzione di rifiuti di plastica, mettendo a disposizione del pubblico fontanelle alimentate dalla rete idrica comunale, da cui attingere gratuitamente acqua potabile.
Sarà dedicata ai temi ambientali anche l’ormai consueta conferenza che si terrà il
15 agosto alle ore 11 presso la
Chiesetta di San Michele, nelle campagne di
Berchidda (subito prima del concerto di
Jaques Morelenbaum e
Paolo Fresu): un’importante occasione per informare e stimolare il grande pubblico a una riflessione più profonda sul delicato equilibrio che lega l’essere umano alla natura.
Anche la promozione e valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica locale a “
chilometro zero” fanno parte delle azioni di
Green Jazz; quest’anno, nell’ambito del progetto “
Pane e Festival”, nato dalla collaborazione con l’
Agenzia regionale LAORE, saranno realizzate una serie di iniziative, degustazioni, laboratori, azioni informative, culturali ed educative per il pubblico di
Time in Jazz, che entrerà in contatto con i pani e i prodotti da forno presenti nel nord Sardegna, in particolare nei Comuni in cui il festival farà tappa.
Il pane rappresenta infatti un importante cardine della cultura materiale dell’isola, un cibo che prende vita dai quattro elementi primari (acqua, aria, terra, fuoco), per sostentare la nuova vita.
P.A.V. – Progetto arti visive
Sempre all’insegna del “Quinto Elemento” torna anche l’appuntamento con il
P.A.V., il
Progetto Arti Visive curato da
Giannella Demuro e
Antonello Fresu, che da anni affianca la parte musicale di
Time in Jazz, aprendo una finestra sull’arte contemporanea nazionale ed internazionale con un’ampia proposta di iniziative. Il programma completo è ancora in via di definizione, ma anche per questa edizione si prevede un cartellone ricco di performance, mostre ed eventi espositivi.
Accanto alla consueta
Rassegna internazionale di arti visive, dedicata alle nuove sperimentazioni contemporanee nazionali e internazionali e alla videoarte, saranno presenti le installazioni e le performance del progetto “
Lavori in corso”, allestiti nel paese e nel territorio circostante, mentre sarà al solito incentrata sui giovani talenti emergenti la collettiva
BabelFish. Come d’abitudine, alcuni degli artisti che parteciperanno alle mostre saranno presenti anche in “
Arte tra le note”, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival che si svolgono sul palco di
piazza del Popolo.
Farà parte del cartellone del
P.A.V. anche “
Un ‘tocco’ per due”, mostra documentaria multimediale sulla laurea honoris causa dedicata a
Paolo Fresu e
Time in Jazz, realizzata in collaborazione con L’
Università degli Studi Milano Bicocca.
Visitabile in permanenza, infine, il progetto stabile
Semida, il
Museo di arte ambientale nato nello splendido scenario del
Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il
Comune di Berchidda e l’
Ente Foreste della Sardegna, in cui sono esposte opere di
Clara Bonfiglio,
Giovanni Campus,
Bruno Petretto,
Pinuccio Sciola e
Monica Solinas.
Altri eventi
Come di consueto, al programma musicale e al
P.A.V. si affianca anche la
rassegna di film e documentari curata curata dal regista
Gianfranco Cabiddu, quest’anno intitolata “
Niente è come sembra”. Il “
Quinto elemento”, tema portante del festival, sarà in questo caso declinato secondo le suggestioni che il cinema ha riservato all’esplorazione del divino, il territorio dell’inspiegabile che fin dalle origini ha attratto l’uomo: attraverso un omaggio alla grande tradizione del cinema etnografico internazionale, il percorso della rassegna si snoderà attraverso la proiezione di documentari incentrati sulla rappresentazione del divino non solo in varie forme d’arte, come il teatro e la musica, ma anche nella filosofia delle culture orientali, africane ed europee. La rassegna si avvarrà della collaborazione dell’
Istituto Superiore Regionale Etnografico e del
Centro teatro Ateneo dell’Università di Roma.
Spazio anche per le presentazioni editoriali:
la mattina del 16 agosto, al
Museo del Vino di Berchidda si parla di “
A Love Supreme- Storia del capolavoro di John Coltrane“, con l’autore del libro pubblicato nel 2004 da
Il Saggiatore, il giornalista e storico musicale americano
Ashley Kahn.
Con
Time in Sassari altri due giorni di musica.
Il
17 e il 18 agosto, calato il sipario su
Berchidda, si rinnova l’appuntamento con
Time in Sassari, la consueta appendice di
Time in Jazz, che giunge quest’anno alla sua settima edizione, con tappe anche a
Cheremule,
Osilo,
Ploaghe e
Sorso.
La città di Sassari gioca come sempre un ruolo centrale nella manifestazione, con due concerti in
piazza Tola.
Sabato 17 alle ore 21 con l’
Orchestra Sousaphonix guidata da
Mauro Ottolini, frizzante ensemble di dodici elementi (già protagonista della festa finale a
Berchidda) che porterà in scena “
Bix Factor”, un progetto discografico e editoriale dedicato all’esplorazione del jazz di
New Orleans e
Chicago degli
anni Venti e Trenta, uscito lo scorso anno per
Parco della Musica Records, in cui jazz e swing si fondono con le sonorità del
klezmer creando un mix altamente coinvolgente.
Domenica 18 alle 21.30 il
Django Bates Belovèd (
Django Bates al pianoforte,
Petter Eldh al contrabbasso e
Peter Bruun alla batteria) col suo repertorio ispirato alla musica di
Charlie Parker.
I concerti di
Sassari saranno affiancati da quattro tappe fuori città a cominciare dal
17 agosto alle ore 11, al
convento di Sant’Antonio di
Ploaghe, con “
Songshine”, il nuovo progetto di
Francesca Corrias, prodotto dall’etichetta
S’ArdMusic e uscito lo scorso settembre, il secondo album della cantante cagliaritana racconta in musica dieci storie che spaziano dal macrocosmo dei fatti storici al microcosmo della vita quotidiana, con sonorità che si muovono tra jazz, ritmi africani e arrangiamenti realizzati insieme ai musicisti che la accompagneranno,
Stefano D’Anna al sax,
Alessandro Di Liberto al piano,
Filippo Mundula al contrabbasso e
Pierpaolo Frailis alla batteria.
Secondo appuntamento nel pomeriggio a
Cheremule alle
ore 18, dove ritroveremo
Django Bates, questa volta impegnato in un piano solo che riprende il titolo di un suo disco del 1994: “
Autumn Fires (And Green Shoots)”.
La giornata di domenica
18 agosto inizia
alle 11 a
Sorso, alla
Fontana della Billellera,
Paolo Fresu e
Daniele Di Bonaventura tornano in scena in duo nella giornata di chiusura di
Time in Sassari per un nuovo e intenso dialogo in musica.
A
Osilo a
Sa Funtanedda,
ore 18, il quartetto
Smashing Triads del trombonista
Mauro Ottolini con la cantante
Vanessa Tagliabue Yorke,
Enrico Terragnoli al banjo e
Guido Bombardieri al clarinetto.
Biglietti e abbonamenti
Saranno in vendita dall’11 aprile. L’ingresso è a pagamento solo per i concerti serali che si tengono in
piazza del Popolo, mentre tutti gli altri eventi sono a ingresso gratuito, ad eccezione dei due spettacoli fuori abbonamento dell’
11 agosto di
Petrina in trio e
Tino Tracanna Quintet “
The Acrobats”, in programma al
Centro Laber.
PrezziIntero in platea € 23, il ridotto 20 (più 2 euro di diritti di prevendita);
abbonamento intero per le quattro serate (12, 13, 14- e 15 agosto) € 60, ridotto € 50 (più € 3 di diritti di prevendita).
Per i posti in tribuna non sono previsti abbonamenti ma solo biglietti a € 18 (intero) e € 15 (ridotto).
Per la serata di Ferragosto € 13 e 11 euro in platea, € 11 e 9 in tribuna, più € 2 di prevendita (si paga solo il concerto dei Django Bates’ Belovèd, mentre la festa finale con i Sousaphonix di Mauro Ottolini e la Funky Jazz Orchestra)sarà, come di consueto, a ingresso gratuito.
Le
riduzioni saranno applicate a soci, studenti, adulti oltre 65 anni, bambini sotto i 12 anni, disabili, Carta Giovani, Jazzit Card, soci TCI, Sconto in Conto.
Biglietti e abbonamenti si potranno acquistare in prevendita attraverso il circuito Vivaticket
www.vivaticket.it, oppure nei punti vendita autorizzati, o ancora chiamando il call center al numero 899.666.805 (per chi chiama dall’estero – from outside Italy:+39.041.2719035), dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e sabato dalle 8 alle 13 (between 8am and 8pm weekdays and 8am to 1pm saturdays). Il costo della chiamata al minuto, IVA esclusa, è di € 0,80 da rete fissa (scatto alla risposta € 0,10), di € 1,291 da rete mobile Tim (scatto alla risposta € 0,129), € 1,05 da rete mobile Wind e Vodafone (scatto alla risposta € 0,129).
Per aggiornamenti e altre informazioni
www.timeinjazz.it