Spiaggia di Cala Goloritzé
dominata dal pinnacolo alto 143 metri
Tra le più famose spiagge della Sardegna, Cala Goloritzé affianca, alla bellezza unica del suo mare e del suo arenile composto di piccoli ciottoli bianchi misti a sabbia, la meraviglia del suo entroterra, rappresentato da un grande costone roccioso che è paradiso per gli amanti del free climbing, per la famosa parete Sinfonia dei Mulini a vento, aperta da Manolo e Alessandro Gogna verso la fine degli anni settanta.
L'arco naturale che si apre sul lato destro della baia, insieme al pinnacolo che si erge alle spalle della spiaggia, alto 143 metri, sono tra gli elementi scenografici che fanno di Cala Goloritzé uno degli scorci tra i più belli del Mediterraneo.
Ma non solo. Qui la natura ha voluto esprimersi in tutto il suo infinito splendore, per questo ha riservato ad un piccolo angolo della caletta una sorgente d'acqua dolce che, in un anfratto tra le rocce, sale dal sottosuolo per sfociare nel mare.
Cala Goloritzé è raggiungibile via mare, con un tratto vietato al traffico di imbarcazioni a motore che riguarda i 200 mt dalla spiaggia, proprio a preservarla dall'inquinamento e dall'assalto indiscrimato dei turisti; via terra, invece, un sentiero che parte dall'altopiano del Golgo, con un dislivello di 470 metri, conduce in circa un'ora e mezzo di cammino a questo angolo di vero paradiso.
Cala Goloritzè, a conferma della sua straordinarietà, è stata dichiarata Monumento Naturale della Regione Sardegna nel 1993, e poi nominata Monumento Nazionale Italiano nel 1995.