mercoledì 27 novembre 2024

Arbus

il territorio comprende la splendida Costa Verde

Arbus
Per chi giunge da Guspini, Arbus appare all’improvviso, con le sue prime case, dietro il valico di Genna Frongia. Una località solitaria e tranquilla, sviluppata attorno alla parrocchiale dedicata a S. Sebastiano che vanta tra le sue peculiarità quello di ospitare un vero e proprio mago della coltelleria sarda, Paolo Pusceddu, autore di un coltello serramanico riconosciuto il più grande del mondo, lungo 3,35 m. e pesante 80 kg., per questo inserito nel Guinness dei primati, record successivamente battuto, nel 2002, da sè stesso, con la realizzazione di un coltello a serramanico lungo 4 metri e 85 centimetri, del peso di ben 295 chilogrammi.
Interessante, per rimanere in tema, il Museo del coltello sardo, nel cuore di Arbus, il primo nato in Sardegna dedicato a questa grande tradizione del'isola, interamente dedicato alla produzione di coltelli sardi dal 1600 ad oggi.

La zona costiera a cui si collega Arbus è denominata Costa Verde, un paradisiaco tratto di mare ancora immacolato e non intaccato da insediamenti turistici, su cui si aprono ampie spiagge tra dune sabbiose e rocce a picco su acque cristalline. Affascinante il percorso che giunge alla Marina di Arbus, che attraversa una delle zone più affascinanti dell’Iglesiente, terra storicamente vocata all’attività mineraria, che ha lasciato spettacolari esempi di architetture industriali edificati nel XIX secolo.
Edifici e impianti, ormai dismessi, che appaiono quasi come fantasmi tra macchia mediterranea e alture, dove il tempo sembra essersi fermato. Così, da Arbus prima di scorgere il blu del mare, si passa per la miniera di Montevecchio, uno dei più grossi centri minerari del continente europeo che sorge incastonato tra verdi montagne. Da qui, in pochi km., lungo strade tortuose e luoghi che sembrano parlare di altri tempi, si giunge dalle miniere di Ingurtosu arrivando alla grotta di Su Mannau, la più lunga cavità di questa zona (circa 6 km.) con un’età di 30 milioni di anni, da visitare attraverso interessanti percorsi speleologici e guide abilitate, e scoprire al suo interno il crostaceo bianco Stenasellus nuragicus, unico al mondo. Subito dopo si apre una vera e propria visione paradisiaca, scorgendo la spiaggia delle dune di Piscinas, uno dei luoghi più sorprendenti della Sardegna.
L’immagine richiama un paesaggio desertico, con una distesa dunale tra le più ampie d’Italia, dove la linea all’orizzonte divide solo il colore bianco della sabbia dal blu del mare e poi del cielo in uno scenario semplicemente spettacolare.

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