lunedì 25 novembre 2024

Porto Cervo

cuore della Costa Smeralda

Porto Cervo
Nel marzo 1962 un ristretto gruppo di finanzieri internazionali, facenti capo al principe Karim Aga Khan, creò il Consorzio Costa Smeralda con lo scopo di sviluppare turisticamente un vasto territorio del comune di Arzachena, compreso nell’attuale fascia di costa lunga circa 55 km. da Liscia Ruja a Liscia di Vacca (un libro interessante è quello scritto da Paolo Riccardi "Alla corte dell'Aga Khan" edito da Delfino Editore).
Sui terreni interessati furono gradualmente costruiti una serie di strutture di prestigio che richiamarono un turismo d'èlite, dagli alberghi di lusso a ville esclusive che diventarono le mète estive dell'alta società e del potere economico mondiale, richiamando l'interesse dei rotocalchi che promuovevano la vita della Costa Smeralda in tutto il mondo.

Questo importante progetto ebbe fin dall'inizio l'intento di preservare le bellezze del territorio, attraverso il rispetto di particolari criteri edilizi e architetture, a rispetto del paesaggio naturale. E' così che nacque lo stile smeraldino, ispirato in gran parte alle caratteristiche costruzioni della Sardegna contadina in grado di inserirsi in modo discreto tra le rocce e la vegetazione della costa.

Il cuore di questo mondo dorato è la località di Porto Cervo, sinonimo di Costa Smeralda, formato da un dedalo di viuzze, portici e scalinate che convergono nella sua famosa Piazzetta, affacciata sulla baia e collegata attraverso un ponticello di legno al Porto Vecchio, affollato in alta stagione da lussuose barche e velieri.
A nord della baia, si trova Porto Cervo Marina, il nuovo e ampio porto turistico, interessante per gli appassionati di nautica, su cui si affacciano particolari architetture tra cui una Torre, in granito e basalto, e lo Yacht Club Costa Smeralda.

In posizione panoramica è la suggestiva e originale chiesetta di Stella Maris, realizzata su progetto dell’architetto Michele Busiri Vici, alla quale si accede dalle maestose porte in bronzo realizzate dallo scultore Luciano Minguzzi e che conserva all’interno una Mater Addolorata disegnata dal pittore El Greco; la chiesa, abitualmente sede di concerti di musica classica, è considerata simbolo architettonico della Costa Smeralda e racchiude tutti gli stili dell’arte mediterranea.
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