Isola di Tavolara
di fronte ad Olbia
Tavolara è il più piccolo regno del mondo e appare come un'aspra montagna alta 558 mt, lunga 4 km. e larga meno di uno, adagiata su una base granitica e costituita da un manto di roccia calcarea bianca, derivante da sedimenti mesozoici.
Presenta una base quasi rettangolare i cui vertici sono Punta Timone, Punta del Papa, Punta La Mandria e Coda di Terra.
Un'imponente mole in mezzo al mare che suggestiona per la sua netta verticalità, zona militare nel settore orientale (Spalmatore di Fuori è off-limits) e accessibile nella sua propaggine piana ad ovest, quello rivolto verso la Sardegna, chiamato Spalmatore di Terra (coda di Tarra in gallurese), dove si trovano belle spiagge, un piccolo porticciolo, un paio di ristoranti e alcune case, tra cui quelle dei Bertoleoni, padroni dell'isola, anzi famiglia reale sovrani del piccolo Regno di Tavolara, discendenti di un avventuriero navigatore, Giuseppe Bertoleoni, sbarcato sull'isola alla fine del 1700 e qui stabilitosi.
Alla sua morte gli successe il figlio maggiore Paolo, il quale nel 1848 ospitò sull'isola il Re Carlo Alberto, giunto per una battuta di caccia alle capre selvatiche.
Alla sua partenza il sovrano salutò Paolo Bertoleoni a cui si rivolse come re dell'isola, parole talmente importanti che si diffusero in tutta Europa e che valsero persino un ritratto della neo famiglia reale nelle sale di Buckingham Palace, dove sono conservate le foto di tutti i regnanti del mondo.
Tavolara si caratterizza per i suoi alti e ripidi costoni (falesie), per i suoi archi naturali, come l'Arco di Ulisse, e grotte costiere come la Grotta del Papa, così chiamata per la sua forma somigliante alla tiara papale, raggiungibile solo via mare, all'interno della quale sono state ritrovate tracce del periodo paleolitico e Punico Romano, come pure nel Grottone della Mandria.
Per raggiungere la sommità di Tavolara si deve intraprendere un impegnativo percorso trekking di circa un'ora e mezza partendo da un sentiero che si trova sulla destra appena sbarcati sull'isola e che porta alla base della parete.
Da qui il sentiero volge a sinistra arrampicandosi sino alla cima, Punta Cannone (558 m), con gli ultimi metri da farsi in parete, con estrema attenzione ed esperienza alpinistica. Una volta in cima il panorama è straordinario
A sud di Tavolara, di natura granitica e meno scoscesa, l'isola di Molara, caratterizzata da una bassa vegetazione con forme più rotondeggianti e accessi più facili.
La quota massima si raggiunge a Punta la Guardia (155 m). Sull'isola si trovano anche resti di un’antica comunità medievale scomparsa attorno al XVI sec. (borgo di Gurguray), resti di una torre del periodo giudicale, e i ruderi della piccola chiesa romanica di San Ponziano, raggiungibile con un sentiero da Cala di Chiesa o da Cala Spagnola, gli arenili dell'isola.
Popolata da castagni, lecci, cisti, lentischi giganti, olivastri, ginepri e da graniti tafonati, Molara ospita una lucertola unica al mondo: la Lacerta tiliguerta ranzii.
Situato a 5 miglia dall'estrema punta di Tavolara, Molarotto, un'isolotto con una superficie di oltre 20.000 mq, con la sua punta più alta che raggiunge i 54 metri. La costa è formata da imponenti blocchi granitici popolati da uccelli marini.