venerdì 22 novembre 2024

Cabras

a pochi km. da Oristano

Cabras
A pochi km. da Oristano, Cabras è un grosso paese che sorge sulla sponda orientale dell'omonimo famoso stagno, il più ampio della provincia.
Con una superficie di 2.200 ettari, offre ai visitatori uno spettacolo naturalistico di straordinario interesse, rappresentando l'habitat per numerosi uccelli e una ricca fauna ittica. I pescatori si muovono sul lago coni caratteristici fassonis, delle antiche imbarcazioni costruite con giunchi lacustri simili a quelle degli antichi Egizi.
In mezzo allo stagno si erge l'isolotto di Cùccuru is Arrìus dove sono state rinvenute anche alcune tombe, tra le più antiche della Sardegna.
Una striscia sabbiosa separa lo stagno di Cabras da quello di Mistras, che si collega al mare. Altro stagno è quello di Sale Porcus, il più esteso di una serie di specchi d'acqua che si aprono a nord ovest della penisola del Sinis; con una profondità minima, raccoglie una ricca colonia di fenicotteri e di altre specie di uccelli acquatici.
Quasi ai piedi del promontorio di Capo San Marco, sorge la chiesa di S. Giovanni di Sinis e l'antico nuraghe di Angius Corruda. A nord di S. Giovanni di Sinis si trova la costa di Abbarossa e il promontorio di Turr’e Seu, ex oasi WWF.

Il centro cittadino offre alcuni punti d'interesse, come il Museo Civico, posto in periferia, che espone reperti ritrovati nella necropoli nuragica di Cùccuru is Arrìus e a Tharros, e la parrocchiale di Santa Maria edificata nel XVI sec. con materiali provenienti dal castello di cui sono ancora visibili i resti dietro alla chiesa.
Lungo la strada che porta a Tharros, s'incontra il santuario ipogeo di S. Salvatore, realizzato in epoca romana (IV sec. d.C.), a una decina di km. da Cabras, al centro di un villaggio di cumbessias, le tipiche casette dei novenari.
Utilizzato in seguito come chiesa cristiana, presenta all'interno un pozzo sacro e resti di pregevoli pitture legate ai riti salvifici che si svolgevano sul luogo.

All'estremità della penisola del Sinis, sul Capo San Marco, poco distante dal borgo di S. Giovanni, sorge l'antica città fenicia di Tharros, edificata fin dal VIII sec. a.C. sopra un preesistente insediamento nuragico, divenuta porto fiorente sotto il dominio dei Cartaginesi e i Romani. Essa costituisce uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo, dove si ammirano resti di un acquedotto, due edifici termali, un tempio punico, un tophet (altare sacrificale dei Cartaginesi) e un battistero paleocristiano.

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