Per chi giunge da
Guspini,
Arbus appare all’improvviso, con le sue prime case, dietro il valico di
Genna Frongia. Una località solitaria e tranquilla, sviluppata attorno alla parrocchiale dedicata a
S.
Sebastiano che vanta tra le sue peculiarità quello di ospitare un vero e proprio mago della coltelleria
sarda,
Paolo Pusceddu, autore di un coltello serramanico riconosciuto il più grande del mondo, lungo
3,35 m. e pesante 80 kg., per questo inserito nel
Guinness dei primati, record successivamente battuto, nel
2002, da sè stesso, con la realizzazione di un coltello a serramanico
lungo 4 metri e 85 centimetri, del peso di ben 295 chilogrammi.
Interessante, per rimanere in tema, il
Museo del coltello sardo, nel cuore di Arbus, il primo nato in
Sardegna dedicato a questa grande tradizione del'isola, interamente dedicato alla produzione di coltelli
sardi dal 1600 ad oggi.
La zona costiera a cui si collega Arbus è denominata
Costa Verde, un paradisiaco tratto di mare
ancora immacolato e non intaccato da insediamenti turistici, su cui si aprono ampie spiagge tra
dune sabbiose e rocce a picco su acque cristalline. Affascinante il percorso che giunge alla
Marina
di Arbus, che attraversa una delle zone più affascinanti dell’
Iglesiente, terra storicamente vocata
all’
attività mineraria, che ha lasciato spettacolari esempi di architetture industriali edificati nel XIX
secolo.
Edifici e impianti, ormai dismessi, che appaiono quasi come fantasmi tra macchia
mediterranea e alture, dove il tempo sembra essersi fermato. Così, da Arbus prima di scorgere il
blu del mare, si passa per la miniera di
Montevecchio, uno dei più grossi centri minerari del continente europeo che sorge incastonato tra verdi montagne. Da qui, in pochi km., lungo strade tortuose e luoghi che sembrano parlare di altri tempi, si giunge dalle miniere di
Ingurtosu arrivando alla
grotta di Su Mannau, la più lunga cavità di questa zona (circa 6 km.) con un’età di 30 milioni di anni, da visitare attraverso interessanti percorsi speleologici e guide abilitate, e scoprire al suo interno il crostaceo bianco
Stenasellus nuragicus, unico al mondo. Subito dopo si apre una vera e propria visione paradisiaca, scorgendo la spiaggia delle
dune di Piscinas, uno dei luoghi più sorprendenti della Sardegna.
L’immagine richiama un paesaggio desertico, con una distesa dunale tra le più ampie d’Italia, dove la linea all’orizzonte divide solo il colore bianco della sabbia dal blu del mare e poi del cielo in
uno scenario semplicemente spettacolare.