lunedì 23 dicembre 2024

Tacchi d'Ogliastra

interessa i Comuni di Ulàssai, Osìni, Gairo e Ussassài

Tacchi d'Ogliastra
I Tacchi sono monti calcareo-dolomitici che si ergono a picco, così chiamati per la loro forma simile al tacco di una scarpa, di cui Perda e Liana è quello più rappresentativo e famoso. Queste particolari montagne sono attraversate da sentieri, carrarecce e viottoli che in passato rappresentavano la viabilità per i popoli che qui abitavano. L'area dei Tacchi ricade in gran parte nei territori dei Comuni di Ulàssai, Osìni, Gairo e Ussassài.
Tra i luoghi censiti come monumento naturale, oltre al già citato Perda 'e Liana, vi sono la Scala S. Giorgio, la Grotta Su Murmuri, il Monte Tisiddu, il Monte Pranedda e la spettacolare Serra Perdu Isu a Taquisara.

Perda 'e Liana si trova nel territorio di Gairo ed è il monumento naturale più famoso della Sardegna. Si eleva fino a quasi 1.300 m. e una leggenda vuole che rappresentasse uno degli ingressi all'inferno da dove uscivano diavoli e streghe; in tale occasione chi voleva diventare ricco doveva offrire al demonio la propria anima recandosi sul posto.
Importantissimi dal punto di vista geologico, la regione dei Tacchi d'Ogliastra offre ritrovamenti di cristalli di calcite e di dolomite, vari minerali, coralli e fossili già nei primi strati calcarei.
Dal punto di vista botanico, gli ambienti più tipici dei Tacchi sono la macchia mediterranea e il bosco di lecci, mentre l'avifauna vede come sua protagonista l'aquila reale, anche se non è raro scorgere avvoltoi, oltre al corvo imperiale endemico, il più grande dei corvi d'Europa, il colombaccio, la pernice sarda, la tortora, l'upupa, la ballerina bianca; tra i rapaci notturni, la civetta sarda, il piccolo assiolo di Sardegna, il gheppio, la comune poiana, mentre negli anfratti rocciosi nidifica il falco pellegrino.
I corsi d'acqua, oltre che dagli anfibi e dalla biscia d'acqua, sono popolati dalla trota sarda e dall'anguilla.

Tra i siti nuragici presenti nell'area quelli di una certa rilevanza sono Is Cocorrònis e Mela. In queste aree è presente il complesso nuragico di Serbissi, il villaggio di Truculu, i villaggi di Perdu isu e Didu (all'interno della Foresta di Montarbu), dove si trova il nuraghe Taccu-Addai in località Is Tostoinus.
Nei Tacchi sono rari, invece, i monumenti funerari, in tutto quattro più un quinto individuato nella piana sottostante a Serbissi. I primi due si trovano nel complesso archeologico di Truculu, vicini al Nuraghe Sanu, un terzo nella piana di Mela, il quarto incluso nel villaggio di Is Tostoinus vicino al Nuraghe Taccu Addai, e il quinto nei pressi di Funtana Noa sotto il nuraghe Serbissi.

Tra le grotte presenti sul territorio, indubbiamente la più nota è quella de Su Marmuri, la più importante per la suggestione e la grandiosità dell'ambiente. Per raggiungerla si parte da Ulàssai da dove si prende una strada che si dirige verso i Tacchi; dopo alcuni tornanti si arriva a un piazzale da dove si continua a piedi. Attrezzate passerelle e scalinate, illuminate, permettono una buona visione delle ampie sale. visitabili da aprile a ottobre. Altre interessanti grotte sono quella di Is Lianas, di grande interesse biospeleologico, di Sa Brecca Andriana, chiamata Voragine punta S'Assa Bella, vicino all'abitato di Ulàssai, e le grotte di Taquisara, sopra l'omonimo abitato.
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