Oristano
capoluogo della Sardegna occidentale
Il capoluogo di Oristano sorge a sud del fiume Tirso, al centro della vasta pianura del Campidano Oristanese, a poca distanza dal mare, fu fondata nell'XI sec. divenendo capoluogo del Giudicato d'Arborea nel 1070.
La visita al centro storico è per scoprire un borgo ricco di spunti di interesse storico e artistico. Nella piazza Roma si erge la Torre di Mariano II, detta anche porta Maggiore o di S. Cristoforo, testimonianza originale della cinta muraria medioevale. Il nucleo più antico della città si raccoglie attorno alla piazza Eleonora d'Arborea dove si trova il monumento dedicato alla donna più significativa della storia italiana, Eleonora d'Arborea, giudice d'Arborea dal 1383 al 1404, e il palazzo Comunale, ex convento degli Scolopi.
A poche decine di metri, il Duomo dell'Assunta, imponente edificio in stile composito costruito nel XIII sec. affiancato da un maestoso campanile ottagonale con parte terminale chiaramente barocca. Di fronte è il caratteristico palazzo del Seminario Tridentino Arborense e anche la chiesa di S. Francesco, in stile neoclassico.
Molto interessante la visita all'Antiquarium Arborense, nel palazzo Parpaglia, il museo più importante della provincia che custodisce testimonianze punico e romane provenienti da Tharros e dalla penisola del Sinis, oltre a reperti nuragici e pregevoli dipinti.
Tra i vicoli del centro emergono anche palazzo De Castro, la chiesa di S. Domenico e soprattutto la chiesa di S. Chiara, sobria eretta nel 1343. Pregevole esempio di stile Rococò è la chiesa di Ns. Signora del Carmine costruita dalla famiglia d'Arcais, come dimostra lo stemma collocato sulla facciata.
Alla fine di via Garibaldi, si erge il torrione Portixedda, parte della quattrocentesca fortificazione, con base a tronco di cono sormontata da una possente forma cilindrica.
Nei dintorni della città, verso nord, è consigliata la visita al Santuario della Madonna del Rimedio, che ogni anno (l'8 settembre) accoglie la grande festa della Vergine, richiamando un gran numero di fedeli. Seguendo le indicazioni per il mare, si arriva a Marina di Torregrande e alla sua ampia spiaggia dominata dalla Gran Torre, la maggiore fra le cento costruite dagli spagnoli nel XVI secolo.
A una decina di km. dalla città, verso nord-ovest, sul fondo dello stagno di Càbras, è Riola Sardo e Baratili, centri agricoli noti per la produzione della rinomata Vernaccia; da non perdere la seicentesca dimora patrizia dei Carta e la parrocchiale di S. Martino (XVI sec.) con campanile ottagonale tipico dell'oristanese.
Altra tappa è il centro di Solarussa, a una dozzina di km., la cui fama è legata alla produzione di ortaggi e vini, tra cui la già citata Vernaccia.
A 20 km circa, verso nord, si giunge a Milis, dove nella parrocchiale di S. Paolo si ammirano opere di maestri catalani; poco oltre, seguendo la statale, si trova la Riserva orientata di S. Vero Milis, dove si ammira un bellissimo paesaggio di fenicotteri.
Lungo la statale per Cagliari si trova una delle più belle chiese del romanico pisano, la basilica di S. Giusta, eretta nel 1145 sopra un piccolo rilievo sulla riva orientale dell'omonimo stagno. Il pescoso stagno di S. Giusta, disteso in un affascinante paesaggio, è un prezioso biotopo esteso fino alla Zona Umida di Pauli Maiori, dove è presente una pregiata avifauna.