Museo Civico di Cabras
accoglie i Giganti di Mont'e Prama
Situato sul bordo dello Stagno di Cabras, sorge alla periferia del centro abitato ed è balzato sulle prime pagine dei magazine di tutto il mondo per essere custode dei Giganti di Mont’e Prama, grande importante ritrovamento del settembre 2014 nel vicino omonimo sito, nei pressi di Tharros, nel Sinis.
Oltre ai Giganti di Mont’e Prama le sale del museo espongono un'ampia raccolta di reperti archeologici provenienti principalmente dagli scavi effettuati nel siti di Tharros e di Cuccuru Is Arrius, a partire dagli anni cinquanta.
I materiali della sezione dedicata a Cuccuru Is Arrius documentano una sequenza insediamentale che dal Neolitico Medio giunge fino al periodo romano.
Della necropoli ipogeica di cultura Bonu Ighinu (Neolitico Medio) sono esposti materiali di corredo, tra cui diversi idoletti femminili di tipo volumetrico, ceramiche, elementi di collana, punte di zagaglia in osso e microliti geometrici in ossidiana. All'interno della stessa sezione ampio spazio è dedicato alle ceramiche e agli strumenti litici provenienti dai villaggi di cultura San Ciriaco (Neolitico Medio Superiore), San Michele di Ozieri (Neolitico Superiore) e sub-Ozieri (Eneolitico). Caratteristici della fase culturale Ozieri sono alcuni idoletti femminili e uno maschile in terracotta e in marmo. Dall'area del tempio a pozzo nuragico, riutilizzato in età romano-repubblicana come sede di un culto agrario, provengono delle statuine fittili femminili panneggiate e vari altri ex-voto. Completano la documentazione sull'insediamento i materiali di corredo della necropoli romano-imperiale (I-III sec. d.C.) - tratto dal sito istituzionale -.
La sezione riservata a Tharros propone un quadro delle indagini archeologiche condotte nel sito dal secolo scorso in poi. Buona parte dell'esposizione è dedicata al tipico santuario fenicio-punico, il tophet, con un'ampia documentazione grafica e fotografica che ripercorre la storia dello scavo e ne illustra i caratteri. Le numerose urne fittili, in alcuni casi con ricca decorazione dipinta, e le relative coperture, offrono un'ampia esemplificazione della ceramica tipica del santuario tharrense. Le stele in arenaria, esposte nella sala centrale del museo, ben rappresentano questa categoria artigianale con esemplari che sono tra i più caratteristici e noti di Tharros. Alcuni piccoli oggetti rinvenuti all'interno delle urne assieme ai resti incinerati dei fanciulli e degli animali, quali amuleti e altri elementi d'ornamento, ampliano la documentazione sul tophet - tratto dal sito istituzionale -.
Un’ulteriore area è dedicata a più recenti scavi tenuti nel quartiere artigianale della località di Cabras. A testimonianza del'intensa attività metallurgica svoltasi in età punica nell'area sono emersi e qui esposti scorie di ferro, boccolari e frammenti delle pareti delle fornaci, oltre a materiale in ceramica, frammenti di terrecotte e vasetti in pasta vitrea.
Una rappresentazione dell’antica città di Tharros del’epoca romana e paleo-cristiana è illustrata in due grandi pannelli, accompagnati da alcuni pezzi ceramici e lapidei, tra i quali si segnalano teste e frammenti architettonici in marmo, ritrovamenti di scavi tenuti negli anni '50.
Altro pezzo che merita attenzione è un miliario in arenaria, rinvenuto in tempi recenti nelle campagne circostanti di Cabras.
La visita al museo potrebbe terminare con tappa alle specie botaniche più caratteristiche del Sinis, esposte e documentate con testi ed immagini fotografiche.
Orari visita al Museo di Cabras
1° novembre - 31 marzo - ore 9.00 -13.00 / 15.00 – 19.00 (chiuso lunedì)
1° aprile - 31 ottobre - ore 9.00 -13.00 / 16.00 – 20.00 (sempre aperto)
rimarrà chiuso dal 25 dicembre al 1° gennaio