produzione vitivinicola della Sardegna
Vini di Sardegna
L’utilizzo delle tecnologie più affermate permette ai produttori isolani di competere oggi con i migliori
rappresentanti del settore enologico e vitivinicolo internazionale.
Il rinnovamento delle strutture
viticole e i costanti aggiornamenti hanno portato la Sardegna a fare un grande balzo in avanti nella
produzione e nella commercializzazione di vini qualitativamente elevati.
Vini inconfondibili al palato
che rievocano le immagini della terra che li origina.
Il rosso Cannonau è forse il vino più
rappresentativo dell’isola, prodotto in tutta l’isola ma che trova il suo habitat ideale nelle zone più
centrali.
Altro vitigno rosso maggiormente presente è il Monica, probabilmente di provenienza
spagnola, mentre al terzo posto c’è il Carignano, prodotto in vigneti specializzati allevati a spalliera o
ad alberello.
Tra i vini bianchi, il Vermentino e il Nuragus sono certamente quelli prodotti in maggiore quantità, il primo è un eccellente il docg di Gallura e dal punto
di vista qualitativo primeggia su tutti gli altri bianchi da pasto, mentre il secondo, altrettanto apprezzato, vede la sua massima produzione nelle province di Cagliari e Oristano.
Una
coltivazione particolarmente concentrata ad Oristano è anche quella della Vernaccia, che non presenta
alcuna somiglianza con le omonime prodotte in altre zone d’Italia, ma che rappresenta uno dei vini di maggiore pregio della vitivinicoltura sarda.
A caratterizzare
l’accompagnamento ai dessert sardi, tre importanti vini: la Malvasia, molto apprezzata è quella di Bosa, il Nasco, prodotto soprattutto nel cagliaritano e il Moscato, vitigno di antichissime origini, che in Sardegna interessa soprattutto il Campidano, la Romangia e la Gallura.
Accanto ai vini
da pasto e da dessert, si sta affiancando la produzione di liquori locali a base di erbe, come il Mirto
e il Villacidro, e di spumanti realizzati col metodo charmat, ulteriore prova del rinnovamento e
modernizzazione della viticoltura isolana.